Più di una volta mi è stato chiesto dove mangiare una buona fiorentina a Firenze. Mica facile.
In una città che è ormai un “mangificio”, dove i luoghi in cui consumare cibo proliferano a vista d’occhio, la qualità non può che risentirne ed è difficile orientarsi in un’offerta che spesso vuole spennare il turista di passaggio, piuttosto che soddisfare l’avventore e garantirsi una clientela affezionata.

Sia come sia, io il mio posto di fiducia l’ho trovato. Sono I’Tuscani, nel cuore di Firenze, dove gustare la vera fiorentina, insieme ad altre specialità di carne alla maniera toscana.
“La carne migliore, nel modo più semplice”, questo il motto de I’ Tuscani, che me li fa sentire subito vicini. Non mangio molta carne, ma quando lo faccio cerco una materia prima di eccellenza, lasciata il più possibile al naturale, senta tanti “imbellettamenti”. E qui so che posso trovarla, di provenienza sicura e garantita, e trattata nel modo migliore.

Ci sono tornata di recente con Dante e Riccardo per visitare il locale completamente rinnovato, in una sera piovosa di mezzo autunno che invogliava a stare raccolti intorno ad un tavolo a condividere buon cibo, in un luogo dall’atmosfera accogliente e rustica, proprio come succede da I’Tuscani.

Appena arrivati ci accoglie Alberto, cuore e mente de I’Tuscani (insieme alla compagna Barbara e al socio Enrico). Allegro, sempre in movimento, dalla battuta pronta e il sorriso aperto, Alberto ci fa subito sentire a casa. Potete affidarvi a lui e non resterete delusi. Vi spiega con passione da dove viene la carne che mangerete: tutti produttori toscani, conosciuti personalmente, selezionati, controllati. Vi parla della bistecca, che non è tutta uguale: qui si può scegliere tra Chianina, Maremmana e Pisana (e sul loro sito trovate ben spiegato cose le caratterizza e differenzia). Vi aiuta nella scelta e al tempo stesso scherza, si diverte, si entusiasma e vi entusiasma.

Cosa si mangia da I’Tuscani?

Ma non c’è solo la bistecca. Il mio piatto preferito, devo ammetterlo, è la tartare di Chianina al coltello. Freschissima, al naturale, tenera: una meraviglia, per chi ama il genere. (Già anni fa, su questo blog, ne avevo proposta una mia versione). Oppure c’è l’hamburger di Chianina, declinato anche in versione cheeseburger e “fungoburger”. O ancora il filetto, o il tris di salsicce di maiale grigio toscano.

Un capitolo a parte è quello dei taglieri, composti con tanti prodotti PAT*: solo formaggio, solo prosciutto, solo crostini. Oppure un mix di tutto: il nostro era ricchissimo, con mortadella di cinta al tartufo, coppa, prosciutto toscano, Gran Mugello, crostini di fegatini e assaggio di pappa al pomodoro. E avrei tanto voluto immortalare la foga con cui Dante richiedeva la coppa, strategicamente posizionata lontano dalla sua portata per evitare che la mangiasse tutta lui!

Qualcuno chiederà: ma come si concilia tutta questa carne con la questione della sostenibilità? Anche I’Tuscani sono consapevoli che l’agricoltura intensiva nuoce alla salute del pianeta, e vogliono fare la loro parte, pur mantenendo la loro filosofia di ristorazione. Per questo scelgono solo allevatori che lavorano garantendo agli animali una vita dignitosa e che garantiscono una produzione limitata e sostenibile, lasciando che gli animali pascolino fino alla maturità e utilizzandone quasi tutti i tagli, per non sprecare nulla.

Insomma, se cercate un luogo autentico, in cui essere accolti alla maniera toscana, sempre troppi fronzoli ma con cordialità e simpatia, I’Tuscani fa al caso vostro. Il cibo è genuino e le persone pure, l’ambiente caldo, il cibo etico e sostenibile, il bere ottimo. Cosa volere di più? Ah sì: la buona compagnia al tavolo, e la serata sarà perfetta.

*Prodotti Agroalimentari Tradizionali