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Non fate quella faccia. Interiora e frattaglie non sono per tutti, lo so. Ma se anche non ne siete amanti, secondo me potreste apprezzare questo piatto.
E’ un piatto semplicissimo, veloce da fare, saporito ma tutto sommato delicato, e anche leggero.
Sì, perché la trippa ha molte proteine e pochi grassi, contrariamente a quanto si crede. Un motivo in più per provarla.
Ma andiamo con ordine.

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La trippa è una parte dello stomaco del bovino che, se avete qualche reminiscenza di studi elementari (che io non ho!), saprete essere composto di 4 parti: rumine, reticolo, omaso e abomaso, che poi assumono nomi diversi a seconda delle zone geografiche. Io ho usato parte del rumine (nelle zone di Firenze e Siena si chiama croce), mentre per il famoso panino con il lampredotto si usa l’abomaso.

A casa mia, per anni, si è fatta esclusivamente con il pomodoro, alla fiorentina, bella rossa e oliosa, da mangiare di inverno con tanto parmigiano grattugiato sopra…e vi assicuro che è una goduria infinita.
Ma ce n’è anche una versione estiva e quasi light, sconosciuta ai più, che ho scoperto parecchi anni fa e che è entrata a far parte delle ricette di famiglia. La carne rimane morbida e delicata e contrasta con la croccantezza delle verdure e il sapore intenso della cipolla.
E’ una ricetta fatta con ingredienti semplici, poveri e tradizionali, che hanno caratterizzato la cucina toscana per decenni, e che mi fanno sentire subito a casa.

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INSALATA DI TRIPPA ESTIVA

Ingredienti per 4 persone:

  • 500 g di trippa di bovino precotta
  • 3 zucchine piccole
  • 3 carote
  • 2 coste di sedano
  • 2 cipolle fresche (se volete, anche cipolle di Tropea)
  • olio extravergine di oliva
  • aceto di vino bianco
  • succo di limone
  • sale e pepe
  • prezzemolo

Anche se la trippa è già cotta, vi consiglio di lessarla nuovamente per 5-10 minuti in acqua salata. Trascorso questo tempo, scolatela, tagliatela a striscioline larghe poco meno di 1 cm e lasciatela nello scolapasta per mezz’ora.
Nel frattempo affettate finemente le cipolle, condite con un po’ di aceto, sale e olio evo e tenete da parte.
Affettate molto finemente le carote e le zucchine con una mandolina e sbollentatele per 2-3 minuti in acqua salata. Scolatele, passatele sotto l’acqua fredda e conditele con sale, olio evo e un cucchiaio di succo di limone.
Tagliate il sedano a rondelle e unitelo alle altre verdure.
Infine unite anche la cipolla e la trippa, condite con abbondante olio evo, salate, pepate e guarnite con foglioline di prezzemolo. E’ ottima preparata il giorno precedente e tolta dal frigo circa un’ora prima di servire.

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Con questa ricetta partecipo al contest: “Ricette di casa” di “Che zuppa.com”

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e al contest : “La Cucina Italiana nel Mondo verso l’Expo 2015″,
organizzato da Le Bloggalline,in collaborazione con INformaCIBO

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24 Comments

  1. Qui non mi ci metto neppure, non fosse che per l’impossibilità di reperire la materia prima. La trippa è in via di estinzione da anni 😉 e se ricordo la mia infanzia non è che ne andassi proprio matta neppure allora, anche se devo ammettere che il tuo piatto ha una faccia completamente diversa e molto più appetitosa. Un bacione carissima!

    • E’ vero, è un piatto un po’ demodè…anche per questo mi piace molto! 🙂
      Eppure trovarla è facile, almeno da me…c’è in ogni supermercato… A Firenze è una tradizione che resiste.
      Grazie e buona giornata! 😀
      P.S.: mi sono iscritta al blog della famiglia che viaggia intorno al mondo…sono proprio curiosa!

  2. Io amo la trippa, a Trieste è un piatto della tradizione (mi sembra anche a Milano, la busecca con i fagioli) In versione estiva non l’ho mai mangiata ma posso sempre iniziare 🙂 Buona giornata.

    • Anche a me piace tanto…e in questa versione sarei capace di mangiarne un chilo! 🙂
      Buona giornata a te mia cara! 🙂

  3. La trippa in versione estiva mi mancava! Certo, presentata così, piacerà anche a chi storce il naso!!

    • Secondo me vale la pena di provare, mi piacerebbe che qualche scettico si ricredesse. Anche se, certo, è, un po’ in controtendenza con le tue recenti scelte… 😉
      Buona giornata! 🙂

  4. Ciao! Ho visto che hai fatto la ricetta per il contest. Per partecipare devi lasciare un commento nella pagina dedicata, grazie 1000 e in bocca al lupo! 😀
    Alessandro

    • Ciao Alessandro! Veramente il commento l’ho lasciato, con tanto di link…mi dice che è in attesa di moderazione. Devo ripostarlo?

  5. davvero ha pochi grassi??? giuro che ero davvero ignorantissima sull’argomento prima di leggerti! Cavoli però in effetti devo prima superare qst mio blocco preventivo! 🙂

    • Sì, mi pare solo 4 gr su 100…almeno questa parte qui… Capisco che non a tutti piaccia…però se uno non ha mai provato secondo me vale la pena!
      Buona giornata 😉

    • Che bello! È sempre difficile trovare estimatori della trippa…anche a me piace tantissimo! E poi è magra e pure economica e veloce da fare! Fammi sapere! 🙂

  6. Sono tra quelli che “proprio non riesco”, anche se mi raccontano che da piccola ne mangiavo piatti colmi, non risparmiando la doverosa scarpetta … perché anche la nonna l’ha sempre fatta in rosso. La cosa curiosa (ma mi succede con parecchi alimenti) è che non ho problemi nè a vederla lavorare, nè a lavorarla; ho anche tentato di riassaggiarla poco tempo fa, ma niente! Però prometto che se tornerà il giorno assaggerò per prima questa versione estiva.

    • Davvero proprio non ti piace più?! Be’ le cose cambiano, non ci si deve forzare…però chissà, magari prima o poi tornerai a mangiarla! 😉

  7. Ottima ricetta che recupera un ingrediente quasi dimenticato della tradizione nostrana, io personalmente non la conoscevo questa versione light, le foto sono molto belle e la presentazione una vera trovata chic ed estiva:) in bocca al lupo. Monica

  8. con me sfondi una porta aperta: io adoro le frattaglie!!!
    stupenda insalata, proprio fiorentina!
    Sandra

    • Evviva! È sempre un piacere trovare una estimatrice…la maggior parte delle volte mi guardano tutti storto! 😀
      Grazie per essere passata, a presto!

  9. ok..questa ammetto che non so se la farò di ricetta..ogni volta che la nonna o i miei mangiano la trippa (quella in versione invernale in zuppa) la assaggio e cerco di farmela piacere..ma proprio non so..ha uno strano retrogusto che proprio non piace alle mie papille! 🙁 comunque bellissima interpretazione di questo piatto povero! La proporrò a mamma, vedrai come ne sarà entusiasta! un bacione 😉

    • Be’, non può piacere a tutti…ma se già a tua mamma piace io sono contenta!
      Un bacio!

  10. Io non faccio nessuna faccia giuro… Al massimo la bava perchè amo la trippa! Bellissima ricetta e presentazione! 😉


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Sono Alice, toscana, grande camminatrice e lettrice indefessa, sempre con la testa tra le nuvole.
Ho una passione sfrenata per i dolci – soprattutto torte da credenza e biscotti – che cerco di bilanciare dedicandomi anche a piatti salati, preparati con tante verdure di stagione e prodotti locali.
Benvenuti nel mio angolino del cuore.

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