
Ravioli ripieni di pappa al pomodoro
In questi giorni di clima pazzo e di primavera che non si concede, ne approfitto per accendere il forno e continuare i miei esperimenti con
In questi giorni di clima pazzo e di primavera che non si concede, ne approfitto per accendere il forno e continuare i miei esperimenti con
L’insalata di trippa è un secondo piatto perfetto per l’estate. Con pochi grassi, alto apporto proteico, fresca e digeribile. Condita con zucchine, cipolle fresche e ravanelli, è molto versatile e può facilmente essere personalizzata.
Tanto tempo fa avevo fatto i budini di riso, che mi erano piaciuti tantissimo. Oggi invece, vi parlo del budino di farro della Garfagnana.L’equivoco del
Non c’è niente da fare: tra sentir descrivere una cosa e vederla fare c’è tutta la differenza del mondo. Quanta ne passa tra riuscire e fallire.
La storia di questi zuccherini montanari parte da lontano, dai primi tempi in cui io e Riccardo eravamo fidanzati, quando ho avuto modo di assaggiare queste ciambelline glassate tanto semplici quanto deliziose.
La ricetta era quella di famiglia, di cui l’unica depositaria rimasta era la zia Nada. Proprio in virtù dell’apparente semplicità, decisi di provare subito a farli, prendendoli decisamente sotto gamba. Perché se l’impasto è davvero elementare, la glassatura è fetente assai, e infatti fallii miseramente.
Ci sono piatti che più di altri sono identificativi di un territorio. Piatti che con il tempo si estendono, si diffondono, vengono reclamati a gran voce come originali da più parti, ma in realtà la loro origine è circoscritta in una ristretta area.
È il caso dei pici di farro con le briciole, che ormai si trovano quasi ovunque in Toscana, ma invece sono propri della bassa Valdichiana, quella zona a confine con l’Umbria spesso dimenticata dal resto della regione.
Ad un occhio attento, questo blog potrebbe sembrare dicotomico. Torte e biscotti la fanno da padrone e le ricette salate sono sempre piuttosto “soft”. Ma
Spesso penso di rifare vecchie ricette per dotarle di foto più dignitose. Ma poi, al momento di sostituirle, capisco che le foto sono profondamente intrecciate
Non mi stancherò mai di ripetere quante cose mi abbia portato questo blog negli anni. Nato come gioco, piano piano è diventato una porta sul
A volte si dice “il tempo delle mele” per far riferimento ad un’età dell’oro giovanile, quando tutto è una promessa, un futuro intatto da sognare
Tempo di Quaresima, anche se nessuno sa più cosa vuol dire. Io per prima non sono mai stata una seguace dei precetti religiosi, nella mia
La bella stagione sembra davvero arrivata e a me viene subito voglia di fare lunghe passeggiate, osservare gli alberi da frutto con i loro fiori
Ci sono ricette che aleggiano nel mio orizzonte come miraggi, per anni. Le pesche di Prato sono tra queste. Provai a farle anni fa, fresca
Sono passati tanti anni, ormai, da quando la mattina di Pasqua ci trovavamo a casa dei nonni per fare la colazione tradizionale. Una colazione sostanziosa,
Qui l’orgoglio subisce un duro colpo. Perché nella Toscana dei mille campanili, dove da un paesino all’altro cambiano i modi di chiamare uno stesso piatto,
Adesso l’ho accettato, ma all’inizio ero proprio disorientata: che un lievitato alto e soffice potesse chiamarsi schiacciata proprio non mi spianava. Eppure è così. A
Per me è scontatissima ma, a pensarci bene, forse non lo è.
Ramerino sta per rosmarino, i cui aghi profumati danno carattere a questo pane di origine medievale.
Il pan di ramerino, infatti, fa parte della tradizione toscana sin dal XIV secolo, da sempre associato al Giovedì Santo. Oggi si trova per tutto l’anno o quasi, ma è in questo periodo che ha il suo picco di consumo, proprio prima della Pasqua.
È proprio vero. Uscire dalla propria comfort zone è estremamente salutare. Faticosissimo, anche, almeno per me, che sono sempre timorosa, insicura e abitudinaria. E la
E siamo arrivati all’ultima ricetta prima di Natale. Che non poteva non essere in tema, ovviamente.Dopo il panforte di due anni fa e i cavallucci
E finalmente sta per arrivare. Cosa? Ma la farina di castagne nuova, indispensabile per fare il castagnaccio!Nel post ufficiale della Giornata Nazionale del Castagnaccio, di
Oggi si festeggia la Giornata Nazionale della Zuppa di Pesce, ambasciatrice Cristina Galliti, che di pesce ne sa più di chiunque altro, per rendersene conto basta
Sono Alice, toscana, grande camminatrice e lettrice indefessa, sempre con la testa tra le nuvole.
Ho una passione sfrenata per i dolci – soprattutto torte da credenza e biscotti – che cerco di bilanciare dedicandomi anche a piatti salati, preparati con tante verdure di stagione e prodotti locali.
Benvenuti nel mio angolino del cuore.