Nella ciotola della planetaria versate le farine, il lievito sbriciolato e lo zucchero semolato. Azionate a bassa velocità con il gancio impastatore, poi aggiungete le uova una alla volta e infine il sale.
Aumentate la velocità fino a 4; quando l'impasto non si attacca più alle pareti, abbassate la velocità e aggiungete il burro a pezzetti.
Quando è stato completamente assorbito, spegnete l'impastatrice, mettete l'impasto in una ciotola leggermente oliata, coprite con pellicola e mettete a lievitare dentro al forno con la lucina accesa. Quando la lievitazione sarà ben avviata e l'impasto avrà raddoppiato il volume (per me, dopo un'ora e mezzo) mettete la ciotola in frigo e lasciatevela per tutta la notte.
Il giorno successivo, dividete l'impasto in due parti uguali e sgonfiatelo sulla spianatoia leggermente infarinata.
Cospargetele con metà delle praline spezzettate, chiudete ognuna ripiegandola in tre come se fosse una busta e arrotondatela facendolo ruotare tra le mani e facendola scorrere sul piano di lavoro. Mettete la chiusura verso il basso, coprite con un telo pulito e fate lievitare nuovamente dentro al forno fino al raddoppio.
Togliete le brioche dal forno e preriscaldatelo a 180°C. Spennellate la superficie delle brioche con il tuorlo sbattuto e cospargete con le praline rimaste. Cuocete per 15' circa, fino a quando la superficie non inizierà a dorarsi.
Se decidete di fare un'unica brioche, allungate i tempi di cottura.
Note
la brioche tradizionale pesa circa 600 g: con questa dose, quindi, ne otterrete una. Io, però, ho preferito farne due di dimensioni più umane.